#Vetzia81 - 28.8/7.9 2024 ОСОБЕННЫЙ #17 (ДЕНЬ 8)

Lo sguardo critico di Valentina dal Lido

(От Венеции Луиджи Нуира и Валентина Виньоли с добрым сотрудничеством Марии Виттории Батталья, Витторио Де Агро (РС) и страшная пристань для яхт – Фотографии опубликованы из -за доброй концессии на Венецианскую выставку)

Orizzonti presenta un doc sulla nota band Pavement, mentre in Concorso la storia di Riccardo Schicchi inventore delle pornostar nostrane in una narrazione troppo leggera per l’argomento ahimè attuale

Pavements di Alex Ross Perry (Горизонты)

“Le storie che si sentono non hanno mai senso”: ha inizio con questa dichiarazione il documentario sulla band indie rock statunitense Pavement, da cui Alex Ross Perry, директор, ha tratto il titolo, aggiungendogli una S: Pavements. Le aggiunte del regista non si sono limitate alla particella che segna il plurale; ha ricreato un intero universo per raccontare questa band, come attraverso un prisma. Alex Ross Perry ci mostra le audizioni e le prove di uno spettacolo che non esiste; vediamo casting, attori pronti ad immedesimarsi nei ruoli dei componenti della band. La giustificazione di queste scelte, data dal regista, è che non esistono bei film sulle band musicali. В этом, может быть, si guadagna un pò di antipatia, citando gli esperimenti di The Beatles e altri grandi gruppi che hanno fatto la storia. Ma è proprio la non linearità del film a renderlo un documentario interessante, che si distacca dal visto e rivisto e cerca davvero di mostrare questi artisti sotto tante luci diverse, per capirli meglio e celebrarli in più modi. La finzione permette dunque di dare alla band un altro ruolo nella storia della musica, molto più importante.

Diva Futura di Giulia Steigerwalt (конкуренция)

Giulia Louise Steigerwalt (regista della dramedy Settembre) dirige Pietro Castellitto nei panni di Riccardo Schicchi, personaggio molto popolare negli anni ’70-’80, fondatore dell’agenzia Diva Futura, specializzata nella produzione di film erotici e pornografici. Dall’infanzia alla morte, seguiamo il rapporto di questo personaggio con il sesso femminile. Ilona Staller (Lidija Kordić), Moana Pozzi (Denise Capezza) ed Eva Henger (Tesa Litvan), le tre donne che lo hanno portato al successo, vengono mostrate nelle loro insicurezze e nei loro rimpianti.

La voce narrante di Barbara Ronchi, che nel film interpreta la segretaria di Schicchi, Debora Attanasio, ci trascina da una fase all’altra della vita dell’inventore dell’espressione “Pornostar”. Il film è proprio tratto dal romanzo, “Non dite alla mamma che faccio la segretaria”, che Attanasio pubblicò nel 2013.

Il tema complesso è messo in scena con un tono leggero, sentimentale. In realtà al centro della narrazione c’è la storia d’amore tra Riccardo ed Evala passione, le gelosie, la dura separazione.

Dopo aver fondato insieme a Ilona Staller l’agenzia Diva Futura, una volta sdoganati i tabù, Riccardo Schicchi si preoccupa dell’evoluzione della sua creazione. “Ora vogliono film dove violentano le donne. Così insegniamo a maltrattare le donne.” Ci sono più spunti di riflessione sulle conseguenze malsane che quest’industria ha avuto sulla mentalità odierna nel nostro paese. Senza approfondire troppo questi concetti, Diva Futura si concentra su un senso dell’umorismo che tende a sdrammatizzare i dilemmi dei personaggi. Presentato in concorso alla Mostra di Venezia, è interessante notare che quest’anno più registe donne si sono confrontate con il corpo e la sessualità femminile. In modo completamente diverso, Babygirl di Halina Reijn (anch’esso in concorso), mette in scena una riflessione altrettanto necessaria sull’erotismo.

Валентина Виньоли

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