
Il regista islandese Erlingur Thoroddsen si ispira al racconto del Pifferaio di Hamelin nel suo nuovo horror #The Piper che stordisce senza stregare
La giovane flautista Melanie (Charlotte esperanza; interpreta Myranda ne Il trono di spade) ella es madre soltera de una niña que nació sorda, Zoé (Aoibhe O'Flanagan). Zoe puede oír gracias a un dispositivo auditivo que, pero, a menudo defectuoso. Mamá le enseña a su hija a escuchar vibraciones, sin necesidad de ningún dispositivo; pasa su dedo índice por el borde de un vaso y Zoe responde.
Quando Melanie decide di riesumare un concerto per orchestra scritto dalla sua amata insegnante, Catherine, scomparsa di recente, propone quest’idea al direttore d’orchestra, Gustafson (Julian Sands; Yves Cloquet ne Il pasto nudo di Cronenberg), d’animo severo e aggressivo. Il gala dell’anniversario è alle porte e le viene chiesto di terminare il concerto in sette giorni: al manoscritto ritrovato manca l’ultima parte…
Melanie si reca nella villa di Catherine per cercare le partiture mancanti e trova delle bobine e uno spartito salvato dalle fiamme. Una vez de vuelta a casa, la melodia che comincia ad insinuarsi tra le mura trasmette onde spaventose. Melanie chiederà aiuto ad uno studioso del suono che saprà rivelarle i misteri del concerto, ma sarà troppo tardi?
Merito del film è rendere i suoni, la musica centrale alla narrazione. I tempi, pero, si attorcigliano, in un crescendo costante che senza sbocchi d’aria si appiattisce. Le immagini, tutt’altro che innovative, sembrano ricordare gli horror televisivi anni ’90. In un susseguirsi di citazioni prevedibili, El gaitero si perde nei tempi e si sgretola utilizzando effetti speciali datati e grotteschi.
Valentina Vignoli