
(de Venise Luigi Noera avec l'aimable collaboration de Maria Vittoria Battaglia, Vittorio De Agrò et Anna Maria Stramondo – Les photos sont publiées avec l'aimable autorisation de la Biennale)
La sezione ORIZZONTI ospita Isabelle Huppert nella veste di una sindacalista
VENEZIA 79 compétition
BARDO, FALSA CRÓNICA DE UNAS CUANTAS VERDADES di ALEJANDRO G. IÑÁRRITU con Daniel Giménez Cacho, Griselda Siciliani, Ximena Lamadrid, Iker Sanchez Solano, Andrés Almeida, Francisco Rubio / Mexique
SYNOPSIS
BARDO, Falsa crónica de unas cuantas verdades è un’esperienza immersiva epica e visivamente straordinaria, ambientata durante l’intimo e commovente viaggio di Silverio, un noto giornalista e documentarista messicano che vive a Los Angeles. l'homme, dopo aver ricevuto un prestigioso riconoscimento internazionale, è costretto a tornare nel suo paese natale, ignaro che questo semplice viaggio lo spingerà verso una profonda crisi esistenziale. La follia dei suoi ricordi e delle sue paure riesce a perforare il presente, riempiendo i suoi giorni di un senso di sconcerto e stupore. Tra emozioni e abbondanti risate, Silverio lotta per trovare risposte a domande universali eppure intime, riguardanti la propria identità, il successo, la fragilità della vita, la storia del Messico e i profondi legami sentimentali che condivide con la moglie e i figli. bref, cosa significa essere umani in questi tempi molto particolari.
COMMENTAIRE DU DIRECTEUR
“Alcuni anni fa, mi sono accorto all’improvviso che la strada davanti a me era molto più breve di quella che avevo già percorso. Inevitabilmente, ho incominciato a esplorarla a ritroso e nel profondo, ma entrambi i sentieri sono ingannevoli e labirintici. Il tempo e lo spazio si intrecciano, e la narrazione che costituisce ‘la nostra vita’ non è molto più di un falso miraggio, composto da fatti percepiti in modo soggettivo dal nostro imperfetto sistema nervoso.
La memoria non è veritiera, possiede soltanto convinzioni derivate dalle emozioni. È quindi la verità dell’emozione che io voglio ricercare, nell’enorme baule pieno di chimere che mi porto dietro.
Avviso in anticipo: non ho trovato alcuna verità assoluta, ho solo percorso un viaggio tra realtà e immaginazione. Un sogno.
I sogni, come il cinema, sono reali ma non veri, e in entrambi il tempo è liquido.”
BARDO è il racconto di un viaggio tra quelle due illusioni dai confini indecifrabili.BARDO, falsa crónica de unas cuantas vedades di Alejandro G. Inárritu, films en compétition, trascina vorticosamente lo spettatore in un viaggio onirico (molto autobiografico) nel Messico natio e nella Los Angeles d’adozione. le protagoniste, giornalista e scrittore Silverio, deve tornare nel suo paese per ritirare un prestigioso premio e questo lo costringe ad incontri con persone e luoghi del suo passato. Le emozioni trasfigurano la realtà e l’interpretazione di Daniel Gimenénez Cacho coinvolge pienamente lo spettatore.
ATHENA di ROMAIN GAVRAS con Dali Benssalah, Sami Slimane, Anthony Bajon, Ouassini Embarek, Alexis Manenti / France / 97'
SYNOPSIS
Dopo la morte del fratello minore a causa di un presunto scontro con la polizia, Abdel viene richiamato a casa dalla prima linea e ritrova la sua famiglia devastata. Intrappolato tra il desiderio di vendetta del fratello minore Karim e gli affari criminali del fratello maggiore Moktar, cerca con fatica di calmare le tensioni sempre più aspre. Quando però la situazione degenera, Athena, la loro comunità, si trasforma in una fortezza sotto assedio, diventando così la scena di una tragedia per la famiglia e non solo…
COMMENTAIRE DU DIRECTEUR
“La tragedia greca ha sempre ispirato la mia vita e la mia formazione. Mi affascinano il suo significato simbolico, il concetto di unità di tempo e iI modo di trascendere la realtà, e desideravo avvicinarmi il più possibile a questo metodo di narrazione, per tradurlo in immagini e creare un’esperienza cinematografica immersiva.
Athena potrebbe essere ambientato in ogni epoca, del passato o del futuro. Dietro ogni guerra si nasconde infatti una manipolazione, una bugia originale; la storia si ripete, dalla guerra di Troia ai conflitti contemporanei. Ci sono sempre forze nell’ombra che nutrono l’ostilità: sanno che quando il dolore intimo è troppo grande, la violenza acceca il pensiero, e quando la nazione è fragile, è facile spingerla nel baratro.”
In Athena, di Roman Gavras, films en compétition, le scene di guerriglia urbana sono girate come un colossal di genere. Secondo l’autore Athena potrebbe essere ambientato in ogni epoca e questo è forse un risultato raggiunto. Le mura degli edifici assediati ricordano i merli di un castello, gli scudi dei poliziotti ricordano antichi guerrieri. La colonna musicale potrebbe accompagnare qualunque battaglia. Ma poi? Poi è fragore di scontri, sono scintille e rimbombi, sono esplosioni, è caos: nulla, assolutamente nulla di più. Tragedia antica? Tragedia contemporanea? Molto rumore per nulla.
ARGENTINA, 1985 di SANTIAGO MITRE con Ricardo Darín, Peter Lanzani, Alejandra Flechner, Norman Briski / Argentine, Etats-Unis / 140'
SYNOPSIS
Argentine, 1985 è ispirato alla vera storia dei procuratori Julio Strassera e Luis Moreno Ocampo, que 1985 osarono indagare e perseguire i responsabili della fase più sanguinosa della dittatura militare argentina. Senza lasciarsi intimidire dall’ancora notevole influenza che l’esercito aveva sulla loro fragile, nuova democrazia, Strassera e Moreno Ocampo formarono un giovane team legale di improbabili eroi per ingaggiare la loro battaglia di Davide contro Golia. Costantemente minacciati, insieme alle loro famiglie, lottarono contro il tempo per dare giustizia alle vittime della giunta militare.
COMMENTAIRE DU DIRECTEUR
“Ricordo ancora il giorno in cui Strassera formulò l’atto di accusa: il boato dell’aula del tribunale, l’emozione dei miei genitori, le strade finalmente in grado di festeggiare qualcosa che non fosse una partita di calcio, l’idea di giustizia come un atto di guarigione. Il processo del 1985 permise alla giustizia argentina di riconoscere e rivendicare un diritto a lungo negato. Nel corso delle mie ricerche mi sono imbattuto in aspetti sconosciuti della vicenda: il retroterra dei procuratori, il giovane team senza esperienza, la regione ancora sotto la dittatura. Questa storia mi ha toccato profondamente, accendendo in me il desiderio di fare un film sulla giustizia e di approfondire le ricerche cinematografiche e politiche come non avevo mai fatto nei miei film precedenti, questa volta sulla base di fatti realmente accaduti.”
Argentine, 1985 di Santiago Mitre, en compétition, ricostruisce con forte empatia e drammaticità il processo civile che viene istruito per giudicare Videla, Masserà e altri militari della Giunta militare responsabili in Argentina di crimini contro l’umanità.
L’etica e la ferma determinazione di ricerca delle responsabilitá da parte del procuratore Julio Strassera è sottolineata dall’atmosfera di serena tranquillità familiare ove è evidente che serenità e tranquillità non scaturiscono da assenza di pericoli ( che invece esistono concreti e pesanti) ma dalla certezza di essere nel giusto. L’entusiasmo e l’energia di perseguire verità e giustizia animano anche il collaboratore Moreno Ocampo e tutto gruppo dei giovani assistenti. Con delicatezza ai racconti atroci dei testimoni vengono accostati momenti di ironia e sarcasmo attraverso il vispo e sagace figlio di Strassera.
HORIZONS
LA SYNDICALISTE (THE SITTING DUCK) di JEAN-PAUL SALOMÉ con Isabelle Huppert, Grégory Gadebois, Marina Fois, Yvan Attal, François-Xavier Demaison, Pierre Deladonchamps / France, Allemagne / 122'
SYNOPSIS
La syndicaliste è la vera storia di Maureen Kearney, rappresentante sindacale della centrale nucleare di una multinazionale francese, che divenne un’informatrice, denunciando accordi top-secret che scossero il settore nucleare francese. Sola contro il mondo, lottò con le unghie e con i denti contro ministri e capitani d’industria per portare alla luce lo scandalo e difendere più di 50.000 posti di lavoro… La sua vita venne sconvolta quando fu assalita violentemente in casa sua… Le indagini si svolgono sotto pressione: la questione è delicata. Soudain, nuovi elementi generano dubbi negli investigatori. Da vittima, Maureen diventa sospettata.
COMMENTAIRE DU DIRECTEUR
“Data la sua natura, il film rientra nella tradizione dei grandi thriller paranoici di cui sono particolarmente appassionato. Tocca temi attuali e scottanti come il posto occupato dalle donne nelle sfere del potere; l’importanza attribuita alle loro parole; e l’ipotesi che siano pazze e abbiano una natura manipolatoria. L’affare Kearney è la storia di un’informatrice, ma anche di una donna in un mondo di uomini non abituati a vedere donne rischiare il tutto per tutto per attaccare chi sta ai vertici. Questo lungometraggio mi ha dato la possibilità di continuare a collaborare con Isabelle Huppert, ma questa volta utilizzando un registro completamente diverso, e sempre con la volontà di farle interpretare un personaggio ancorato alla realtà.”
Nella sezione Orizzonti, La Syndacaliste, di Jean Paul Salome, è interpretato mirabilmente da Isabelle Huppert. Purtroppo si tratta di una storia vera di una coraggiosa sindacalista che lotta strenuamente per salvare posti di lavoro ed evitare il trasferimento di know-how di una importante impresa dalla Francia alla Cina. Pagherà di persona un prezzo altissimo prima di violenza e poi con diffamazione, passando da vittima a colpevole in lungo, ingiusto processo. Cast indovinato e pathos ininterrotto.
DE CONCOURS – FICTION
MASTER GARDENER di PAUL SCHRADER con Joel Edgerton, Sigourney Weaver, Quintessa Swindell / Etats-Unis / 107'
SYNOPSIS
Narvel Roth è il meticoloso orticoltore di Gracewood Gardens. La devozione per i terreni della bella e storica dimora è pari al tentativo di compiacere la sua datrice di lavoro, la ricca vedova Mrs. Norma Haverhill. Quando la donna gli chiede di assumere la sua capricciosa e inquieta pronipote Maya come apprendista, il caos entra nella spartana esistenza di Narvel.
COMMENTAIRE DU DIRECTEUR
“Sono stato fortunato, perché ho vissuto in una bolla di libertà creativa, ricchezza, tempo libero, pace e buona salute. Il mio ultimo film si concentra su Narvel Roth, un uomo solo seduto in una stanza, con una maschera in volto – che è il suo lavoro di orticoltore – in attesa che accada qualcosa. E poi qualcosa accade.”
Master Gardener, hors compétition. Un’esplosione floreale apre l’opera di Paul Schrader, trama avvincente e protagonisti dalle poliedriche personalità. Il giardino, i fiori, le piante, la semina, la cura e la fioritura sono metafore dell’esistenza ma sceneggiatura e dialoghi sono espliciti e apprezzabilmente privi di artifici di maniera.
Joel Edgerton risulta credibile come esperto giardiniere, come uomo affascinante dal passato oscuro e come rassicurante partner. Sigourney Weaver veste impeccabili golfini dai toni delicati e impugna con stile rivoltelle scariche
Anna Maria STRAMONDO