
Paolo Taviani, der Pirandello und Israel mit einer vernichtenden Reflexion gegenübersteht, schließt die Post-Pandemie-Ausgabe der Berlinale ab
(Berlin Luigi Noera mit freundlicher Zusammenarbeit von Marina ängstlich- Die Fotos werden mit freundlicher Genehmigung der Berlinale veröffentlicht)
WETTBEWERB
Alcarràs SP / IT von Carla Simón WP mit Jordi Pujol Dolcet, Anna Ottin, Xenia Rosette, Albrecht Bosch, Ainet Jounou, Josep Abad
La famiglia Solé passa l’estate a raccogliere pesche nel loro frutteto ad Alcarràs, ein kleines Dorf in Katalonien, Spanien. Ma il raccolto di quest’anno potrebbe benissimo essere il loro ultimo come i nuovi proprietari intendono sostituire i peschi con pannelli solari e il sostentamento della famiglia è minacciato.
Storia di agricoltori dei giorni nostri che debbono combattere per i loro diritti elementari come ad esempio il diritto ad un contratto di affitto delle terre coltivate. Ci sono quattro generazioni: i nonni, i padri, i figli e i nipoti. Ma anche trasmettere le conoscenze della coltivazione del raccolto. Chi è in prima linea sono i padri che in una parola debbono fronteggiare i proprietari terrieri. Questi infatti vogliono installare nei campi coltivati siti di pannelli solari ben più redditizzi. Ma i padri debbono anche convincere gli anziani genitori ad accettare che l’età avanza e non permette più di stare al timone dell’azienda.. C’è un senso di umiltà degli anziani. Riunione conviviale d tutta la famiglia al pranzo della festa di termine della stagione estiva.
Qualcuno di loro è però attratto dal facile guadagno con le nuove tecnologie come i pannelli solari. Il figlio del Quinet Roger coltiva di nascosto la mariuana all’interno della piantagione. Il padre scopre la coltivazione illecita e la distrugge dandogli fuoco. C’è poi la piccola Iris che è una peste ma come tutti bambini è spontanea. Mentre la più saggia è la moglie Dolores. Uno sguardo sulla civiltà contadina messa a dura prova dal progresso incombente.
Leonora addio IT di Paolo Taviani WP con Fabrizio Ferracane, Matteo Pittiruti, Dania Marino, Dora Becker
Storia minimalista sul letto di morte di Luigi Pirandello. Gli ultimi istanti di vita di Pirandello con i tre figli il 10 Dezember 1936.
E qui inizia la storia del trasporto delle ceneri del Maestro in treno con l’ausilio delle immagini di CineCittà Luce. Nel viaggio in treno si perde la cassa contenente l’urna con le ceneri dello scrittore drammaturgo perché nel trasporto da Bergamo alla Sicilia non si è trovata una bara per il trasporto. Mentre nella bara posta sul sagrato c’è qualcun altro. Tra i presenti si sparge la voce che ci sia il corpo di un negro. La sua Agrigento si ferma per accogliere il feretro del Maestro che nelle sue volontà espresse il desiderio di essere sepolto dentro una roccia cosicché lo scultore deve scegliere il luogo adatto per il testamento morale. Il chiaro rimando al cinema neorealista nella scena del cane fra le gambe della ragazza urlante ricostruita nel finale che è poi l’immagine del poster ufficiale.
So-seol-ga-ui Yeong-hwa (The Novelist’s Film) South Korea di Hong Sangsoo WP con Lee Hyeyoung, Kim Minhee, Seo Younghwa
Una donna si reca in una libreria a incontrare e rivedere una sua vecchia amica che si è trasferita nella città. Entrambe sono scrittrici ed iniziano una chiacchierata “Sono venuta per vedere te”. Nella libreria lavora una giovine studentessa. La scrittrice si allontana ed incontra una coppia di amici: lui è regista e cominciano a chiacchera sulla scrittura! E’ decisamente un ode alla scrittura. Incontrano un attrice con la quale discernono sui film.
Il film girato in bianco e nero si avvale di immagini fisse che è il genere preferito dal regista (nel film) che le effettua anche di nascosto nella quotidianità della vita delle persone per scoprirne le qualità e i difetti.
Sono le ceneri dello scrittore e drammaturgo Luigi Pirandello trasportato da un frettoloso luogo di sepoltura nella Roma fascista a un luogo di riposo permanente nella sua nativa Sicilia, in un viaggio che ci porta attraverso l’Italia del dopoguerra e il filmato dei ricordi.
BERLINALE SPECIAL GALA
À PROPOS DE JOAN About Joan di Laurent Larivière con Isabelle Huppert, Lars Eidinger, Swann Arlaud
L’editore di successo Joan Verra fissa la telecamera e inizia a raccontare la sua storia: in un’autobiografia nostalgica, frammentata e onirica di una donna liberata, ambientata tra l’Irlanda e la Francia, tra addii e ritorni, tra dolori inflitti e ricevuti.
Il film è un omaggio all’attrice Isabel Huppert che purtroppo a causa del Covid ha dovuto dare forfait all’ultimo momento.
La storia di una giovane irlandese di nome Joan che culmina con il suo amore negli anni ’60 con Dong. Un film si potrebbe dire a quattro voci di Joan e Dong di oggi e di allora. La storia di Dong è costellata di borseggi a danno di persone sbadate. I ricordi dei due quando erano giovani e si incontrarono. Joan e Dong divennero una coppia perfetta come borseggiatori! Colti in fragrante i genitori di Joan pagano la cauzione per entrambi. Dopo la relazione Joan resta amica di Dong, ma si rende conto che lui ha un’altra e decide di crescere il figlio, frutto del loro amore, da sola. Il figlio Nathan per Joan è il suo punto di riferimento anche se vive lontano. Tutto questo è un sogno di Joan la quale non ha avuto una adolescenza facile dato che la madre l’ha abbondonata quando era piccola per andare a vivere in Giappone. Ma nella sua vita ha avuto un grande amico: lo scrittore TIM Ardenne per il quale ha fatto l’editore per una vita.
Un film intimo che ancora una volta dimostra le capacità interpretative di Isabell Huppert.
GANGUBAI KATHIAWADI di Sanjay Leela Bhansali con Alia Bhatt, Ajay Devgn 152′ Hindi
La giovane Ganga viene venduta a un bordello a Mumbai negli anni ’50. Diventa la temuta Gangubai, paladina dell’emancipazione femminile e sostenitrice dei diritti delle lavoratrici del sesso in una società sciovinista e dalla mentalità ristretta.
La storia si basa su un libro di della regina di Mubai Gangubai che è conosciuta per essere una donna decisa. Ha iniziato come prostituta come tante, ma con le sue capacità si è fatta avanti fino a diventare la scudiera per il bene di cinquemila prostitute che vivono nel sobborgo di Mubay. E’ la favola che racconta quanti genitori a Mubay vedono strappate le loro figlie avviate alla prostituzione. Un film dai colori e suoni in stile boolywood che però racconta il riscatto delle prostitute ossia dei reietti.
BERLINALE SERIES
LE TEMPS DES FRAMBOISES Last Summers of the Raspberries di Philippe Falardeau, Florence Longpré
Quando suo marito muore inaspettatamente, la vita di Élizabeth, insegnante di professione, viene sconvolta. Oltre ai suoi due figli adolescenti, ora deve prendersi cura di una fattoria dove sono impiegati tanti lavoratori stagionali e dei suoi suoceri con i quali non è mai stata veramente in grado di affezionarsi.
Nel secondo episodio c’è un bel cameo del regista!
BEGEGNUNGEN
I Poli ke i Poli (Die Stadt und die Stadt) Grecia di Christos Passalis, con Syllas Tzoumerkas WP con Vassilis Kanakis, Alexandros Vardaxoglou, Angeliki Papoulia
Sei capitoli descrivono la vita e i pericoli della comunità ebraica di Salonicco che era quasi interamente sterminato dai nazisti nel 1943. Passato e il presente diventa una camera di eco in cui lo spettatore esperienze, sgomento, la follia dell’umanità Siamo nel 1931 a Tessalonica dove le minoranze giudaiche, cristiane e armene, scappate dai loro territori natali dove sono perseguitati si ritrovano in Grecia ancora non soggetta ai nazisti. Sembra che la storia si ripeti. Film in bianco e nero e a colori. Prima musica d’organo dopo i violini zigani in una girandola senza fine. Ma eccoci ai giorni nostri, sebbene potrebbe essere anche ai tempi del nazismo. La scena ripetitiva in Piazza della Libertà di costruzione di una moltitudine di parafrasi di pace. Cinema sperimentale per sublimazione di cosa accadde al tempo dell’olocausto. In quella piazza il 9 November 2014 è stato eretto un monumento in memoria dei deportati. Vennero deportati quasi cinquabtamia giudei e solo mille ritornarono dopo la guerra. In Grecia è stato stimato l’eccidio da 300.000 a mezzo milione di civili. (REVIEW)
Queens of the Qing Dynasty Canada di Ashley McKenzie WP con Sarah Walker, Ziyin Zheng
Film di formazione che è ostico ma ha una sua peculiarità nello stile narrativo.
Una adolescente suicida sviluppa un rapporto sincero con lo studente di Shanghai incaricato di sorvegliarla in ospedale. Uno scambio notturno di segreti, messaggi di testo espande rapidamente i confini della loro relazione e altera la loro alchimia interiore.
PANORAMA
Baqyt (Happiness) Kazakhstan di Askar Uzabayev World premiere with Laura Myrzakhmetova, Yerbolat Alkozha
Per il suo lavoro di influencer, lei indossa l’arancione e un ampio sorriso stampato in viso. Il marchio “Felicità” è la sua dottrina, ma la sua casa è un luogo oscuro dove c’è una forza bruta che l’ha sottomessa per anni. Questo film ci mostra quanto costa sfuggire alla trappola della misoginia.
Concerned Citizen Israele di Idan Haguel World premiere with Ariel Wolf, Shlomi Bertonov
Siamo a Telaviv ed in un appartamento di una coppia gay sono stati invitati a cena amici una coppia etero. Un quadro idilliaco che viene bruscamente interrotto dagli schiamazzi di alcuni arabi per strada che vandalizzano l’alberello piantato dai due compagni. La polizia chiamata da uno dei due Ben si comporta in maniera brutale. La coppia intende trovare su internet una donna che surroghi una gravidanza per avere un figlio!
Il quartiere dove vivono si è “degradato” perché abitato sempre più dai rifugiati palestinesi. La vita scorre a Telaviv e il Gay Pride è un grande manifestazione sentita dalla comunità LGBT, nonostante questo Ben non è sicuro di volere un figlio da una gravidanza surrogata e la violenza della polizia lo ha scosso cosicché su suggerimento del vicino di casa che gli offre l’opportunità di vendere l’appartamento inizia a pensare di trasferirsi a Berlino città cosmopolita dove non c’è il clima di odio di Telaviv. Dietro la maschera di perbenismo gli stereotipi sui migranti sono annidati anche in una coppia gay che di per se dovrebbe accettare i diversi! (REVIEW)
Fogareu Brasile/ Francia di Flávia Neves World premiere / opera prima con Bárbara Colen, Eucir de Souza, Nena Inoue, Fernanda Vianna, Vilminha Chaves, Timothy Wilson, Typyire Awa
Un altro film sulle diversità e sugli stereotipi. A seguito di anni di assenza, Fernanda torna al ranch di suo zio a Goiás nel Midwest del Brasile. Il suo aspetto e le sue domande scomode espongono gli abili e strutture coloniali a scuotere la facciata della sua famiglia borghese.
Brasilien – Fernanda è nata da Cecile e da adulta ritorna al suo paese natale. Quando era nata venne affidata ad un famiglia in adozione. Il suo paese natio Goyas è noto per i tanti casi di disabili e addirittura la Chiesa locale ne fa cenno. Infatti è usanza sposarsi tra cugini e così accade che Joana è balbuziente, un’altra ha il labbro leprino, di nome Luzia viene chiamata “signorina” (Mussy) ed è la factotum di tutti. Fernanda è alla ricerca delle sue radici. In questa ricerca si apre uno squarcio su antiche usanze erditate dai primi conquistatori del Brasile. In questa ricerca viene a scoprire i propositi del cugino che vuole deviare il corso del fiume per dervare l’acqua per la sua azienda agricola con conseguenze nefaste per i nativi. In una coperta ricevuta c’è trascritta tutta la storia compresa l’amicizia tra la madre di Fernand e la “Signorina”. Nessuno sa che in realtà la “Signorina” sa leggere e scrivere grazie Cecile. La scoperta è accompagnata dalle note struggenti di un violino! Il colpo di scena è la scoperta di essere figlia della “Signorina”. Il padre sarebbe Antonio, boss locale, che non idugia a farla violentare dal suo scagnozzo. Anche in Brasile le donne sono ritenute esseri inferiori. E’ un film politico.
La televisione locale intervista Antonio che per la terza volta è candidato a Sindaco. Fernanda vuole spezzare questa catena di potere tossico accusandolo di tutte le nefandezze che a scoperto, il potere per difendersi vuole fare passare per pazza la vera madre la “Signorina”.
Kdyby radši hořelo (Somewhere Over the Chemtrails) Czech Republic di Adam Koloman Rybanský World premiere / debut film with Miroslav Krobot, Michal Isteník, Anna Polívková
Anche se è un opera prima la messa in scena è notevole. Siamo in un paesino ceco e il pompiere della stazione dei vigili locali si reca al cimitero per onorare la defunta madre nel mentre che in paese si prepara la festa di Pasqua. I paesani sono arrivati per il venerdì Santo dalle vicine contrade quando succede qualcosa di imprevisto che mette in luce la paura per l’altro, il diverso come ci racconta Marina Pavido nella sua REVIEW. Quando un abitante del villaggio è ferito da un’auto, il pompiere Bronya è subito convinto che si tratti di un attentato perpetrata da un “arabo”. Il suo collega Standa vede le cose in modo diverso. Un laconico film che esplora le cause del razzismo.