Dolor y Gloria de Pedro Almodóvar récompensé à Cannes - La revue de Francessca Salmeri

Différentes couleurs et hypocondrie: la comparaison entre un enfant créatif et prometteur et l'homme qu'il est devenu, victime de son propre rôle et de ses choix.

Présenté et récompensé au 72e Festival de Cannes Dolor y gloria, Espagne 2019, Pedro Almodóvar, avec Antonio Banderas et Penelope Cruz.

Dolor y Gloria est le symbole de ce que signifie le cinéma pour Pedro Almodóvar: l'amour, qui est racontée à travers l'histoire d'un homme souffrant, en pleine crise artistique et existentielle, qui remet tout en question, même ses anciens jugements. Quello di Salvador Mallo sembra essere un viaggio alla ricerca di un’identità perduta, che piano piano riemerge tramite il racconto dei suoi rapporti e delle sue scelte: l’incontro con l’attore Alberto, o con il grande e antico amore Federico.

Ne deriva un film intenso, dove l’espediente narrativo del continuo flashback permette allo spettatore sia di scoprire la figura del regista Salvador Mallo sia il suo antecedente: il bambino Salvador Mallo e la sua scoperta del cinema e della passione. Sembra infatti che il film segua la linea crescente dell’esplicazione di un forte amore che non è né solo cinema né solo scambio umano.

Nonostante il film sia stato premiato a Cannes per l’interpretazione, davvero molto convincente, di Antonio Banderas, sembra giusto spendere qualche parola di complimento nei confronti di Penelope Cruz – nel film la madre di Salvador, co-protagonista di ogni flashback. La figura di Jacinta è complicata: da una parte si tratta di una madre che ama tanto la propria famiglia ed il proprio figlio dal riuscire a far diventare una casa una grotta, dall’altra di una donna ormai divenuta anziana che si prende il lusso di dire a suo figlio che a volte ne è rimasta delusa. Così il grande regista Mallo, acclamato nei cineforum per il suo Sabor, non è il grande figlio Mallo, ma al contrario, in quanto figlio emerge proprio nella sua figura realistica e per questo non perfetta ma estremamente umana.

È l’insieme di questi elementi a rendere Dolor y gloria un film che non parla né solo di cinema, né solo d’amore, ma del sentimento umano in tutta la sua complessità e lo fa mostrandone le sfumature ed i colori: un rapporto che nel passato è stato caratterizzato dall’antagonismo potrebbe oggi essere al contrario un rapporto di comprensione, un’antica passione alla quale da giovani non si sapeva resistere, può diventare il campo in cui poter fare una scelta matura e diversa nel presente. Così i personaggi di Dolor y gloria restituiscono i significati più profondi del film, mostrando entrambe le facce di ogni medaglia.

Francesca Salmeri

Laisser un commentaire