SPECIAL#VENEZIA75 #7 - 29 8月/ 9月8日 2018 (日 5): ルカ・グァダニーノによってサスペリア – マリーナ恐ろしいのレビュー

(マリノ恐ろしいの種類のコラボレーションとヴェネツィアルイージNoera- 写真はヴェネツィア・ビエンナーレの礼儀を公開されています)

ヴェネツィアでの第75回ヴェネツィア国際映画祭で競争の中で発表, サスペリア è l’ultimo lavoro di Luca Guadagnino, ダリオ・アルジェントのの予想リメイク 1977.

ここでは、あまりにも, アルジェントの映画のように、, 私たちは、若いスージーの不穏な物語を目撃します, ドイツに来て, 古典ダンサーとして育成するために、. ここでは、前に謎の失踪を参照して、アカデミーの学生のいくつかの残酷な死. le sopracitate differenze visive e le diverse scelte cromatiche, しかしながら, rendono solo vagamente l’idea di come questo ultimo lavoro di Guadagnino si differenzi dalla precedente pellicola di Argento.

Nel voler realizzare il presente remake, pur di differenziarsi dall’opera di Argento e di creare a tutti i costi qualcosa di strettamente soggettivo, Guadagnino ha caricato tutto eccessivamente, dalle scene splatter, alla dilatazione dei tempi, dalle numerose componenti tirate in ballo (in questa versione viene fatto riferimento anche alla tragedia dell’Olocausto), fino ad arrivare, さえ, quasi a una sorta di contaminazione di generi, dove la componente horror non è più prerogativa del regista, マ, それどころか, viene tirato in ballo anche il dramma storico e personale di alcuni personaggi nello specifico. E, 事実上の, la tali scelte potrebbero sembrare anche interessanti. Ma perché, allora, questo ultimo lavoro di Guadagnino proprio non è riuscito a cogliere nel segno? 単純: quando il desiderio di strafare e di far sentire la propria mano in modo così evidente hanno la meglio, si finisce per perdere di vista le iniziali intenzioni, facendo sì che l’intero prodotto perda totalmente di mordente e, ゲームの終わりに, non riesca a sviluppare a dovere nessuno dei precedenti elementi tirati in ballo. そして、ここに, 従って, ci troviamo di fronte a un’opera dai ritmi eccessivamente – e ingiustificatamente – dilatati, dove si arranca per più di due ore per arrivare al dunque, finendo per accelerare il tutto appena pochi minuti prima della conclusione. その間, una serie di carrellate e lente e compiaciute panoramiche fanno il resto, spezzate soltanto da alcune riuscite scene, come il momento in cui – con un buon montaggio alternato – vediamo la protagonista esibirsi in un frenetico ballo e, nel contempo, la sua amica in balia di forze sovrannaturali che imita i suoi stessi movimenti, frantumandosi tutte le ossa. なおかつ, anche i momenti esteticamente più interessanti e maggiormente riusciti, di fatto non riescono a convincere fino in fondo. L’impressione che si ha, 実際には, è quella di un voler mostrare a tutti i costi il proprio talento, senza avere realmente a cuore ciò che si sta mettendo in scena. Quasi come se si stesse svolgendo un compitino in accademia al fine di ottenere un buon voto e poter passare alla fase successiva.

Non c’è alcuna tensione, 従って, quando si arriva al tanto sospirato climax. Non c’è tensione, ma solo suggestive immagini virate al rosso di donne impegnate in inquietanti rituali. Ormai, ciò che durante i primi minuti del film aveva iniziato a inquietarci è svanito del tutto. 署名すること, pur avendo una buona padronanza del mezzo cinematografico da un punto di vista prettamente tecnico, basta ben poco a lasciarsi sopraffare dal desiderio di strafare. Segno che l’horror, 明らかに, non è affatto il campo di un regista come Luca Guadagnino.

マリーナの恐怖

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