Dans les cinémas italiens 25 mai, Ritratto di famiglia con tempesta è l'ultimo lungometraggio del regista giapponese Hirokazu Kore'eda, presentato nella sezione Un certain regard al Festival di Cannes 2016 - la recensione di Marina PavidoRyoto è un ex scrittore di successo con il vizio del gioco d’azzardo che, al fine di poter pagare gli alimenti al figlio, collabora con un detective privato. Rimasto da poco orfano del padre, l’uomo farà ritorno per qualche giorno alla sua cittadina natale, dove abita ancora la sua arzilla ma anziana madre e dove avrà modo di vedere suo
Marque: craintes de la marina
Une chanson à Terrence Malick dans les salles de 10 examen Mai- de peur Marina.
Aggiungi didascaliaBV è un musicista in cerca di successo. un jour, durante una festa a casa del suo produttore Cook, incontra e si innamora di Faye, la quale ha, mais, già una relazione con Cook. Tra i tre si stabilirà un legame particolare, apparentemente forte, ma dagli equilibri in realtà molto più fragili di quanto si possa pensare.Dopo aver presentato in concorso alla73 Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia il documentario Voyage of Time, ecco che Terrence Malick torna ad essere stilisticamente parlando il Malick che noi tutti conosciamo (ed amiamo)
Dans les cinémas italiens 4 maggio The space between opera prima della regista italo-australiana Ruth Borgobello – la recensione di Marina Pavido
Il film è stato presentato in anteprima all'ultima edizione di Alice nella città.Ci troviamo ad Udine. Il giovane Marco, dopo aver vissuto qualche anno a New York lavorando come chef, viene messo in cassa integrazione dal proprio datore di lavoro. Insoddisfatto dalla propria vita, si convincerà pian piano ad allargare i propri orizzonti ed a perseguire il proprio sogno di tornare a fare lo chef in seguito alla morte improvvisa del suo migliore amico ed in seguito all'incontro con Olivia, giovane ragazza australiana che sogna di diventare una stimata designer.Indubbiamente
Dans les cinémas italiens 4 maggio SASHA E IL POLO NORD lungometraggio d’animazione d’esordio del regista francese Rémy Chayé –la recensione di Marina Pavido
Sasha è una giovane aristocratica russa. Vivace e ribelle, si oppone fin da subito alla sua famiglia, la quale ha già organizzato per lei un matrimonio combinato. La ragazza è da sempre appassionata di viaggi. Passione, cette, che le è stata trasmessa da suo nonno Oloukine, stimato esploratore mai tornato a casa dopo un viaggio al Polo Nord. Sarà volontà di Sasha partire alla volta del Grande Nord sulle tracce di suo nonno.Interessante esordio nel lungometraggio, questo di Rémy Chayé. Dopo essersi fatto notare, en fait, per i suoi precedenti lavori
XIXe Festival Extrême-Orient - les films choisis pour nous par Marina peur: My Uncle del regista giapponese Nobuhiro Yamashita.
Con questa recensione concludiamo il ciclo di film asiatici raccontati da Marina Pavido. Al Festival di Udine appena terminato un'altro film giapponese è risultato il più votato dal pubblico e dagli accreditati Black Dragon. Ci riferiamo a Close-Knit della regista giapponese Ogigami Naoko. Seguono per gli Audience Awards Split - con il punteggio di 4,43 e Canola - con il punteggio di 4,42, mentre il Mymovies Award va a Mad WorldMa torniamo a My Uncle. È questa la storia del giovane Yukio: un bambino dotato di grande sensibilità e molto maturo
XIXe Festival Extrême-Orient - les films choisis pour nous par Marina peur
52HZ, I love you - Musical del regista taiwanese Wei Te-shengTaipei. Mattino. Ora di punta. La strada è gremita di automobili ferme per il troppo traffico. Una ragazza improvvisamente esce dall’auto, prende un monopattino e, intonando le note di una canzoncina orecchiabile, prosegue dritta per la strada. È il giorno di san Valentino e - tra amori non corrisposti, storie che durano da tanto tempo e che sono ormai al capolinea e coppie gay che sognano di sposarsi e di avere una famiglia tutta loro – tutti sono, chi più,
XIXe Festival Extrême-Orient - les films choisis pour nous par Marina peur: Au cours de la clôture
Con questo suo penultimo lavoro il regista, sceneggiatore ed attore giapponese Nobuhiro Yamashita ci presenta la storia dell’incontro tra Shiraiwa e Satoshi, entrambi con alle spalle il loro passato.Shiraiwa è un quarantenne fresco di divorzio. In attesa di trovare un nuovo impiego si trasferisce al suo paese natale ed inizia una scuola di falegnameria. un soir, in un locale, incontra la bella e stravagante Satoshi, una cameriera che sa imitare alla perfezione i versi degli uccelli e che, cependant, dimostra anche qualche segno di squilibrio mentale. Il ne sera pas facile
XIX ° Extrême-Orient Film Festival – Les films choisis pour nous par Marina peur: DISPARITION TIME: le garçon qui Returne
Nell’ultimo suo lavoro il giovane cineasta sudcoreano Um Tae-hwa, ci parla di una bambina solitaria appassionata di esoterismo, di un compagno di classe innamorato di lei e di un gruppo di amici e la voglia di vivere ogni giorno nuove avventure. È da qui che prende il via tutta la vicenda.La freschezza, la gioia di vivere dei protagonisti fa sì che tutti noi durante i primi minuti torniamo con la mente inevitabilmente a Stand by me. et pourtant, nel momento in cui i ragazzi scoprono un misterioso uovo fluorescente all’interno di
XIX ° Far East Film Festival de – Les films choisis pour nous par Marina peur: au Café 6
Opera prima del regista taiwanese Neal Wu, tratta dall'omonimo romanzo dello stesso autore. Quanto può essere forte un amore nato tra i banchi di scuola? Dove è capace di arrivare la vera amicizia? È possibile che una storia resista alla distanza? Sono questi tutti gli interrogativi che il regista qui si pone, raccontandoci le vicende di Guan Ming-lu, studente liceale innamorato della bella Xin-rui. Tra litigi tra compagni di classe, gite e scherzi tra amici, i due alla fine si metteranno insieme. choses, mais, si faranno complicate nel momento
XIX ° Far East Film Festival de – Les films choisis pour nous par Marina peur: A la terrasse
Presentato in anteprima alla XIXma edizione del Far East film Festival, At the terrace è l'ultimo lungometraggio del regista giapponese Yamauchi JenjiSu di un'elegante terrazza di una casa signorile sta avendo luogo una festa: uomini e donne dell'alta borghesia si incontrano e tentano di intrattenere conversazioni, pur non conoscendosi tra di loro e non provando alcun interesse per ciò che gli altri invitati hanno da dire. Dopo i primi momenti di imbarazzo, mais, una volta entrati nel vivo della serata, gli equilibri creatisi inizieranno a vacillare sempre di più.Se pensiamo ai