Su una nave in mezzo al mare, lontani dalla società, sei uomini decidono di fare un gioco; l’obiettivo è diventare “cavaliere” e la sfida sta nel dimostrare di “essere il migliore in tutto”. So, con carta e penna alla mano, i sei passeggeri, di ritorno da una battuta di pesca, cominciano a osservarsi l’un l’altro e giudicarsi su ogni aspetto delle loro vite. Ne viene fuori un ritratto comico quanto subdolo, che mette a nudo le insicurezze maschili, così come lo stato sociale contemporaneo. Viene da pensare al mitico Druk (Un altro giro,