“Un capolavoro della Storia del Cinema, dove ogni elemento ha saputo comporre lo scenario di un futuro inquietante perché plausibile, dove la tecnologia no è disumana ma troppo umana”. Così Andrea Fornasiero definì nel 1982 (ed: da MyMovies) l’originale Blade Runner di Ridley Scott il quale oggi dà il suo imprimatur come produttore al sequel firmato Denis Villeneuve in uscita questa settimana in Italia. In realtà il film è la conseguenza di un percorso intimo del regista canadese che ci ha abituato con Arrival a scene estenuanti che costringono lo