Speciale 35mo #TFF TORINO Film Festival – Le recensioni di Marina #2 MOST BEATIFUL ISLAND (After Hours) – Opera prima tutta sulle spalle della protagonista

Presentato alla 35° edizione del Torino Film Festival nella sezione After Hours, Most Beautiful Island è l’opera prima della regista ed attrice spagnola Ana Asensio. Luciana è un’avvenente ragazza spagnola con un difficile passato alle spalle, la quale, al fine di iniziare una nuova vita, ha deciso di trasferirsi lontano dal suo paese di origine. La crisi economica e, soprattutto, il fatto di ritrovarsi da sola in un paese straniero, le impediranno di trovare una propria stabilità. La donna, costretta a dividersi tra più lavori, finirà per accettare un misterioso incarico, molto ben pagato, presso una

Speciale 35mo #TFF TORINO Film Festival – Le recensioni di Marina: #1 CASTING (FC), omaggio alla settima arte

Presentato nella sezione Festa Mobile alla 35° edizione del Torino Film Festival, Casting è un interessante lungometraggio diretto dal cineasta tedesco Nicolas Wackerbarth. Vera, regista consapevole e meticolosa, ha il compito di selezionare un’adeguata interprete femminile, al fine di realizzare la trasposizione televisiva di Le lacrime amare di Petra von Kant, diretto nel 1972 dal grande Rainer Werner Fassbinder, nonché trasposizione cinematografica dell’omonima opera teatrale scritta dallo stesso autore. La grande responsabilità, unita ai tempi ristretti dato l’imminente inizio delle riprese e, soprattutto, gli innumerevoli contrattempi che in situazioni del genere si verificano quasi quotidianamente,

DIRECTIONS (POSOKI), direttamente da #Cannes70, un adrenalinico film della novelle vague bulgara

Nelle sale italiane dal 27 novembre, Directions è un interessante lungometraggio corale diretto dal cineasta bulgaro Stephan Komandarev.   In una Sofia dei giorni nostri, un piccolo imprenditore, che per arrotondare lavora come tassista, uccide, in un momento di disperazione, un banchiere a cui deve un’ingente somma di denaro, per poi tentare a sua volta il suicidio. Nella notte, mentre la notizia viene trasmessa dalle emittenti radio locali e nazionali, cinque tassisti, ognuno con la propria storia e le proprie difficoltà, percorrono le strade della città in cerca di nuove direzioni e di nuovi

GRAMIGNA, storia di riscatto del figlio di un boss, esempio per le giovani generazioni

Nelle sale italiane dal 23 novembre, Gramigna è l’ultimo lavoro del regista Sebastiano Rizzo. Il lungometraggio narra la vera storia di Luigi, figlio di Diego, potente boss della malavita campana che ancora oggi sta scontando l’ergastolo. Luigi, fin dall’infanzia, cercherà di rigare dritto e di non seguire le orme del padre. Le tentazioni, però, saranno forti e il giovane, anche se per un breve periodo, dovrà passare del tempo in carcere. Saranno sua madre, sua moglie ed il suo allenatore di calcio, però, ad aiutarlo a non perdersi. Interessante operazione, questa da cui nasce

Agadah di Alberto Rondalli – una occasione mancata

Nelle sale italiane dal 16 novembre, Agadah è l’ultimo lungometraggio diretto da Alberto Rondalli e tratto dal celebre Manoscritto trovato a Saragozza di Jan Potoki. Siamo nel maggio del 1734. Alfonso van Worden, giovane ufficiale Vallone al servizio di Re Carlo, ha ricevuto l’ordine di raggiungere il suo reggimento a Napoli. Durante il viaggio, nonostante il suo servitore Lopez cerchi di dissuaderlo dall’attraversare l’altopiano delle Murgie poiché infestato da spettri e demoni, il giovane Alfonso decide di mettersi ugualmente in cammino. Ed ecco che, nell’arco di dieci giornate, vivendo di volta in volta situazioni a

Speciale #ROMAFF12 – Tutti ne Parlano: Insyriated – vivere un giorno della guerra in Siria (di Ambra Pelliccia)

La pellicola è stata presentata all'ultima Berlinale (NDR) Il cortile di un condominio abbandonato, la carcassa di una macchina, il grigio dei rottami e delle macerie che sembra colorare anche le prime luci dell’alba. Sarà a la prima e l’unica immagine di quello che c’è fuori, la cinepresa poi entra dalla finestra di un appartamento, nella casa di Oum Yazan (Hiam Abbas) rinchiusa insieme ai propri cari per sfuggire e nascondersi dalla guerra. Come una guida matriarcale, Oum cerca di proteggere le loro vite e di difendere quei pochi, normali sprazzi

The big Sick di Michael Showalter, una gradevole commedia

Nelle sale italiane dal 16 novembre, The big Sick è l’ultimo lungometraggio diretto da Michael Showalter. Il lungometraggio ci racconta la storia vera tra il comico Kumail Nanjiani (qui, tra l’altro, nel ruolo di sé stesso) e sua moglie Emily V. Gordon, i quali si sono conosciuti durante uno spettacolo di lui e, con il passare del tempo, hanno dovuto farei conti con la diversità delle loro culture di origine, oltre che con la singolare malattia di lei, la quale, però, ha permesso a Kumail di capire quali fossero i suoi veri sentimenti

Malarazza, Già il titolo vi introduce al tema. Il dilemma è al Cinema o in televisione?

Nelle sale italiane dal 9 novembre, Malarazza è l’opera seconda del giovane regista Giovanni Virgilio. È a tutti gli effetti una storia universale, quella che ci viene qui presentata: la storia della giovane Rosaria, madre di un ragazzo di quattordici anni, la quale, dopo essere stata costretta a sposarsi perché incinta, viene costantemente maltrattata dal marito Tommasino Malarazza, un boss locale quasi caduto in rovina che chiede a sua moglie anche i pochi soldi guadagnati in lavanderia. Non sarà facile per la donna prendere la decisione di andarsene di casa insieme a suo

Speciale #ROMAFF12 – Cabros de mierda, per non dimenticare (recensione di Ambra Pelliccia)

Cile 2017. Samuel è davanti al Museo della Memoria di Santiago del Cile è lì per incontrare una ragazza, Gladys (Nathalia Aragonese) “Sei uguale a tua madre” sono le uniche parole che le dice, prima che gli stessi occhi neri di Nathalia Aragonese tornino al 1983 ad interpretare quelli di sua madre, anche lei si chiama Gladys ma tutti la chiamano “la francese” vive in una baraccopoli di Santiago del Cile negli anni della dittatura di Pinochete, insieme alla madre, alla piccola Gladys e nello stesso spazio comune con anziane vicine

Speciale #ROMAFF12 – Bobby Dylan e la sua conversione nel doc di Jennifer Lebeau

Presentato in anteprima alla 12° edizione della Festa del Cinema di Roma, Trouble no more è l’ultimo lavoro della produttrice e documentarista statunitense Jennifer Lebeau, incentrato sul periodo in cui il cantautore Bob Dylan decise di convertirsi al cristianesimo. Il lavoro della Lebeau è strutturato, invero, in modo assai semplice: una serie di filmati direttamente dagli anni Ottanta ci mostrano Dylan durante alcuni dei suoi concerti, avvenuti immediatamente dopo la pubblicazione di album come Slow Train Coming(1979) o Shot of Love (1981). Tra una performance di un pezzo e l’altra, inoltre, vediamo l’attore Michael Shannon nelle vesti di un

Top