Speciale 74esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia – Le recensioni #4

Presentato in concorso alla 74° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, Human Flow è l’ultimo documentario diretto dal controverso artista cinese Ai Weiwei, il quale, per l’occasione, ha affrontato un lungo viaggio al fianco dei numerosi migranti di tutto il mondo. Al giorno d’oggi, più di 65 milioni di persone in tutto il mondo sono state obbligate ad abbandonare le loro case ed il loro paese a causa di guerre, carestie o cambiamenti climatici. Per quanto riguarda l’informazione circa le reali cause scatenanti o le condizioni di vita dei migranti, vi sono,

Speciale 74esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – Le recensioni #3

Presentato in concorso nella sezione Orizzonti alla 74° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, Under the tree è l’ultimo lungometraggio del giovane cineasta islandese Hafsteinn Gunnar Sigurosson. Ciò da cui prende il via tutta la vicenda è sì una situazione difficile, ma, in realtà, molto più comune di quanto si possa credere: Atli, padre di una bambina di pochi anni, viene cacciato di casa dalla moglie dopo averla tradita. L’uomo, così, sarà costretto a trasferirsi per qualche giorno dai genitori, ancora sconvolti per la perdita del figlio maggiore ed in continua disputa

Speciale 74esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – Le recensioni #2

Presentato in concorso alla 74° edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, First Reformed è l’ultimo lungometraggio diretto dall’acclamato regista Paul Schrader. Padre Toller è un ex cappellano militare, nonché pastore di una piccola chiesetta di provincia, tormentato dai sensi di colpa per la morte di suo figlio, dopo averlo costretto ad arruolarsi, ma, allo stesso tempo, con il difficile compito di aiutare una coppia di giovani sposi in attesa del loro primo bambino a ritrovare la fiducia nei confronti della vita. Alcuni dei leit motiv di tutta la filmografia del regista

Speciale 74esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – Le recensioni #1

Film di apertura di questa 74° edizione della Mostra del Cinema di Venezia è Downsizing, ultima fatica dell’acclamato cineasta Alexander Payne, in concorso per il Leone d’Oro. Al fine di risolvere il problema della sovrappopolazione, alcuni scienziati norvegesi trovano un modo per rimpicciolire le persone di parecchi centimetri. A questo modo vi saranno non pochi vantaggi, sia dal punto di vista economico che ambientale. Ovviamente ogni cittadino sarà libero di scegliere se farsi rimpicciolire o meno. Paul e sua moglie Audrey, ad esempio, sono tra le persone interessate a questo nuovo

Nelle sale italiane dal 24 agosto, Cattivissimo me 3

Cattivissimo me 3 è l'ultimo (per ora) capitolo della fortunata saga di animazione iniziata nel 2010 con Cattivissimo me, a cui sono seguiti Cattivissimo me 2 (2013) e lo spin-off Minions (2015). Anche in occasione di questo ultimo capitolo, la regia è stata affidata al francese Pierre Coffin - a lui, tra l'altro, il compito di doppiare i simpatici minions - mentre il suo braccio destro Chris Renaud è stato sostituito da Kyle Balda. A distanza di ben quattro anni dall’ultimo capitolo, ritroviamo, come sempre l’ex cattivissimo Gru, felicemente sposato con

The teacher di Jan Hrebejk e Petr Jarchovsky – la recensione di Marina Pavido

Nelle sale italiane dal 7 settembre, The teacher è l'ultimo lungometraggio dei registi Jan Hrebejk e Petr Jarchovsky, brillante commedia ispirata a fatti realmente accaduti, con una forte critica alla dittatura comunista dei decenni scorsi. Siamo a Bratislava, Cecoslovacchia, nel 1983. In una scuola media fa il suo ingresso la signora Maria, professoressa dall’aspetto apparentemente materno ed un po’ eccentrico, vedova di un alto ufficiale comunista e rappresentante, anch’ella, il Partito nella scuola. Al momento dell’appello, la donna non esita a chiedere agli studenti che lavoro facciano i loro genitori. Il

Nelle sale italiane dal 19 luglio Prima di domani di Ry russo-Young – La recensione di Marina Pavido

Prima di domani è l'ultimo lungometraggio della regista di Orphans, Ry russo-Young. La giovane Sam è una bella ragazza all’ultimo anno di liceo, la cui vita sembra a dir poco perfetta: ha una famiglia armoniosa, un ragazzo da far invidia a tutta la scuola e tre migliori amiche che adora e che la adorano a loro volta. Dopo essere stata ad una festa con queste ultime, però, la macchina sulla quale viaggia ha un terribile incidente. La cosa strana è che, immediatamente dopo, la ragazza si risveglierà nel suo letto e

Nelle sale italiane dal 29 giugno, Ninna nanna opera prima di Dario Germani ed Enzo Russo la recensione di Marina Pavido

Anita è un'enologa di successo che vive in un piccolo paesino della Sicilia. La donna è felicemente sposata con Salvo ed aspetta la prima figlia. In seguito alla nascita della piccola Gioia, però, qualcosa si incrina e la donna inizierà a vedere la figlioletta più come una minaccia per il suo matrimonio ed il suo lavoro che come una benedizione. Non sarà facile gestire il suo disagio, soprattutto perché nessuno sembrerà disposto a capirla. Dopo l'uscita nelle sale di Girotondo, per la regia di Tonino Abballe, ecco un nuovo prodotto proveniente

THE CHILDHOOD OF A LEADER, opera prima di Brady Corbet, dopo il debutto a Venezia nel 2015 sarà nelle sale italiane dal 29 giugno.

Presentato nella Sezione Orizzonti della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2015 THE CHILDHOOD OF A LEADER di Brady Corbet, Regno Unito, finalmente esce nelle sale italiane con il titolo tradotto tale e quale. E’ il ritratto inquietante del male che può nascondersi nell’uomo, d’altronde ispirandosi a ad un racconto di Jean Paul Satre la questione del male contrapposto al bene è di facile intuizione sin dalle prime immagini. Il personaggio, il piccolo Prescott,  infatti risulta ostico allo spettatore che assiste alle nefandezze del fanciullo già avvezzo al male.

La defensa del dragon di Natalia Santa – la recensione di Marina Pavido

Presentato in anteprima alla Quinzaine, durante la 70° edizione del Festival di Cannes, La defensa del dragon è l'opera prima della regista colombiana Natalia Santa, prima donna colombiana ad aver preso parte al Festival di Cannes. Nel gioco degli scacchi la variante del Dragone è una disposizione dei pedoni neri sull’ala del re che ricorda, appunto, la costellazione del Drago. Con tale disposizione il re è praticamente inattaccabile, chiuso com’è da una così solida difesa. Tale disposizione sembra essere particolarmente apprezzata da Samuel, giocatore di scacchi professionista che si divide tra

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