Man in black International di Felix Gary Gray nelle sale – la recensione di Ugo Baistrocchi

Quarto film della saga dei MIB, Man in Black International è un film spettacolare, un ottimo intrattenimento per una famiglia che voglia passare insieme un pomeriggio piacevole e poi concludere la serata da McDonald o con un bel gelato. Politicamente corretto (la protagonista del film è donna e di colore e il capo dei Man in black è una donna, Emma Thompson), impasta in modo sapiente e soft spy-story, action, fantascienza, commedia ed horror (ma appunto soft, senza mai essere splatter). I Man in black, per i pochi che non

Due Amici ovvero il triangolo perfetto di Louis Garrel – la recensione di Marina Pavido

Se appena pochi mesi fa ha avuto grande successo in sala il lungometraggio L’Uomo fedele, opera seconda dell’attore e regista – nonché figlio d’arte – Louis Garrel, ecco arrivare nelle sale italiane, il 4 luglio, anche la sua opera prima, ossia Due Amici, realizzato nel 2015. Rispecchiando appieno i canoni del cinema post nouvellevaguista, Due Amici racconta, di fatto, un tenero e tormentato triangolo amoroso. Il triangolo amoroso che si viene a creare tra il timido e impacciato Clément (Vincent Macaigne), il suo amico di sempre Abel (lo stesso Louis Garrel)

Nelle sale italiane dal 18 luglio, SERENITY L’ISOLA DELL’INGANNO

Scritto e diretto da STEVEN KNIGHT è un thriller molto particolare che mischia vari generi con un cast eccezionale. Già il fatto che il protagonista sia lo statuario MATTHEW Mc CONAUGHEY coadiuvato da ANNE HATHAWAY, DJIMON HOUNSOU e DIANE LANE attira lo spettatore in sala. Nell’incipit è racchiusa tutta la storia che il regista in maniera certosina snocciola diaframma dopo diaframma con un finale inaspettato. Tutto inizia da una pupilla d’occhio che velocemente sposta lo sguardo a bordo di una barca d’altura. Ci troviamo catapultati in un mare cristallino dell’isola di Plymount  (le

Finalmente in sala il testamento morale di Andrzej Wajda: Powidoki – Il Ritratto nascosto – la recensione di Marina Pavido

Direttamente dalla Festa del Cinema di Roma 2016, Powidoki – Il Ritratto nascosto è l’ultimo lavoro del celebre cineasta polacco Andrzej Wajda, scomparso pochi mesi dopo la sua realizzazione. Da sempre cantore di importanti personalità che, in un modo o nell’altro, in qualità di ribelli e di anticonformiste, si sono distinte all’interno della sua amata Polonia, Wajda ha qui voluto mettere in scena le travagliate vicende del pittore Władysław Strzemiński, appunto, professore presso la Scuola Nazionale di Belle Arti di Lodz immediatamente dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nonché tra

Annabelle 3 di Gary Dauberman non convince ma provoca una vittima in sala – la recensione di Marina Pavido

Nelle sale italiane dal 3 luglio, Annabelle 3 – per la regia di Gary Dauberman - è l’ultimo capitolo della fortunata saga cinematografica ispirata alla coppia di demonologi Ed e Lorraine Warren e alle loro vicende con l’ormai celeberrima bambola Annabelle. I personaggi li conosciamo quasi tutti. Ed e Lorraine Warren decidono di portare la bambola Annabelle a casa loro, al fine di tenerla al sicuro rinchiusa dentro una teca all’interno del loro Museo dell’Oscuro. Una volta allontanatisi da casa ed avendo lasciato la loro bambina insieme alla babysitter, accadrà, purtroppo,

DAITONA il nuovo cinema Made in Italy in sala dal 27 al 30 Giugno

DAITONA il nuovo cinema Made in Italy che attinge dagli Studios modello dei millenias Una storia complessa che si snocciola tra varie situazioni grottesche. E’ Daitona il primo lungometraggio della omonima casa produttrice fondata da tre giovani che insieme non raggiungono i 100 anni. Ma si capisce la talentuosità dei tre che si conoscono da giovani e adesso si presentano alla platea cinematografica con un lavoro low cost: appena 50.000 euro. Giusto il costo del casting di una produzione media. Eppure Valentina Signorelli, Lorenzo Giovenga e Lorenzo Lazzarini sono riusciti nell’impresa con alle

Direttamente da CANNES:The Dead don’t die – la recensione di Marina Pavido

Presentato come film d’apertura al Festival di Cannes 2019, I Morti non muoiono è l’ultima fatica del cineasta statunitense Jim Jarmush. Se, dunque, già nel 2013, con Solo gli Amanti sopravvivono, il regista aveva iniziato a strizzare l’occhio al cinema di genere, eccolo dedicarsi, questa volta, all’affascinante mondo degli zombie. Tutto è ambientato all’interno di una piccola cittadina americana popolata da poco più di settecento abitanti. L’asse terrestre si è inevitabilmente spostato e tutto ciò ha portato dietro di sé inevitabili conseguenze. È così che, dunque, accadono piccoli, inspiegabili furti, che

CLIMAX: un interminabile piano sequenza di Gaspar Noé – La recensione di Marina Pavido

Se nel corso della sua carriera il cineasta di Buenos Aires Gaspar Noé ha sempre trovato un modo per far parlare di sé, lo stesso vale per Climax, la sua ultima fatica. Ispirato a fatti realmente accaduti nel 1996, il lungometraggio ci viene presentato da una didascalia come un “vero film francese”. Cosa significa ciò? Probabilmente, il regista vuole muovere una critica nel confronti di una nazione in cui la droga circola ancora liberamente. Nel presente lavoro, infatti, è proprio questo il tema centrale: la perdita di ogni freno inibitorio, fino

Terzo Millennio: Generazione Diabolika in uscita nelle sale – la recensione di Anna Piccini

Dopo due lustri cominciamo ad assaporare le mode del terzo millennio con un documentario su una realtà poco conosciuta. Ma che appare subito di rilevante importanza. Non solo nella storia delle notti dello sballo romano del primo decennio del terzo millennio, ma nella storia delle emissioni radio e dello spettacolo a livello nazionale ed internazionale. Portare questo spaccato di storia e’ di per sé un grande merito del film. Che è girato con passione e slancio. Regala emozioni che travalicano quelle, comprensibili, dei protagonisti e che arrivano a contagiare l’intero

Dolor y Gloria di Pedro Almodóvar premiato a Cannes – la recensione di Francessca Salmeri

Colori ed ipocondrie varie: il confronto tra un bambino creativo e promettente e l’uomo ch’è diventato, vittima del proprio ruolo e delle proprie scelte. Presentato e premiato al 72mo Festival di Cannes Dolor y gloria, Spagna 2019, Pedro Almodóvar, con Antonio Banderas e Penelope Cruz. Dolor y Gloria è il simbolo di ciò che il cinema significa per Pedro Almodóvar: l’amore, che viene raccontato tramite la storia di un uomo sofferente, in piena crisi artistica ed esistenziale, che mette in dubbio tutto, anche i suoi antichi giudizi. Quello di Salvador Mallo sembra

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