La Rivincita Di Leo Muscato: La Recensione Di Marina

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Il mondo intero per un po’ si è fermato e, così, molte attività hanno dovuto momentaneamente chiudere i battenti. Stesso discorso vale per i cinema, purtroppo. Quello che invece non si è mai fermato è la voglia di fruire della settima arte in tutte le sue forme. E così, in questo periodo di lockdown dovuto al Covid-19 sono numerosi i film usciti in streaming su piattaforme online. Tra questi c’è anche, dunque, La Rivincita, opera prima dell’acclamato regista teatrale Leo Muscato.

Ma di cosa tratta, nello specifico, La Rivincita? La Rivincita, ambientato interamente a Martina Franca, in Puglia, e basato sull’omonimo romanzo di Michele Santeramo, racconta la storia di due fratelli – Vincenzo e Sabino – che, dopo aver ereditato dal padre rispettivamente una casa e un terreno, si trovano in serie difficoltà economiche e non sanno come pagare i debiti e mantenere la famiglia. Vincenzo vorrebbe un figlio ed è costretto a chiedere i soldi a uno strozzino, Sabino – che un figlio ce l’ha già – è costretto sempre a chiedere, a sua volta, i soldi in prestito al fratello.la-rivincita

Le cose, per i due, sembrano sempre andare di male in peggio e per loro sembra non esserci speranza alcuna per un futuro migliore.

Realista, disincantata, dalla sceneggiatura pulita e onesta, questa opera prima di Muscato è in grado di inferire allo spettatore pesanti scossoni morali intervallati, di quando in quando, anche da qualche momento decisamente più leggero in cui ci viene strappata qualche amara risata.

E se, per tutta la durata del lungometraggio è soprattutto una regia sì essenziale, ma anche piuttosto matura a fare da protagonista assoluta, purtroppo questo lavoro di Muscato finisce per zoppicare proprio nel finale, quando – malgrado un’idea di base piuttosto potente – tutto viene trattato in modo un po’ troppo superficiale. Ma tant’è.

Se si pensa al presente La Rivincita come a un esordio, di certo possiamo apprezzare la sua indubbia validità e uno sguardo registico che di certo, in futuro, ci regalerà delle belle sorprese.

Marina Pavido

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