
(da Berlino Luigi Noera con la gentile collaborazione di Marina Pavido- Le foto sono pubblicate per gentile concessione della Berlinale)
Una favola mancata in Concorso ed un noir incompleto a Panorama inaugurano l’ultima edizione a guida Dieter Kosslick
Dopo il Red carpet affollatissimo per l’attesa della Presidente della Giuria Internazionale Giuliette Binoche, un emozionato come mai Direttore artistico Dieter Kosslick ha presentato la sua ultima edizione con il film inaugurale The Kindness of Strangers della regista danese Lone Scherfig.
Per noi ha seguito la proiezione l’instancabile Marina Pavido che così descrive il film:
La vicenda prende il via con una disperata Clara (Zoe Kazan), la quale decide di scappare di casa insieme ai due figlioletti, per sfuggire al marito violento. Contemporaneamente vediamo la giovane Alice (Andrea Riseborough) lavorare sia come infermiera che come volontaria nel gruppi di sostegno, senza mai dedicare del tempo a sé stessa o alla sua vita privata. Marc (Tahar Rahim), dal canto suo, lavora come gestore nel ristorante russo Winter Palace. Anche la sua esistenza è alquanto solitaria, salvo per quanto riguarda la sua amicizia con John Peter (Jay Baruchel), un giovane e timido avvocato. Infine, Jeff è un giovane simpatico e imbranato che, proprio a causa della sua sbadataggine, ha perso vari lavori e non può più permettersi di pagare l’affitto. Le esistenze di tutti loro saranno, così, destinate a incrociarsi, per poi cambiare radicalmente.
Tanti drammi, dunque, per altrettanti (telefonati) lieti fine. Tutto troppo prevedibile? Può darsi. Ma, d’altronde, è anche vero che questo ultimo lavoro della Scherfig non vuole mai presentarsi diverso da com’è e, fin dall’inizio, il suo intento nel volerci regalare un lieto fine è più che mai chiaro. Tanto chiaro quanto leggermente naïf. Proprio come la giovane Clara, la quale, malgrado la drammatica situazione famigliare, cerca sempre di tenere alto il morale dei suoi figli facendo loro credere di essere in vacanza.
Marchio di fabbrica della regista danese è un costante uso di camera a spalla (con frequenti primi e primissimi piani dei personaggi e inquadrature che sembrano sbirciare gli stessi da dietro mura, tende o porte). Ciò che,tuttavia, salta subito all’attenzione è il commento musicale, sempre presente – e a tratti anche piuttosto invadente – che, seppur perfettamente in linea con ciò che la regista ha voluto mettere in scena, altro non fa che rendere il tutto eccessivamente manierista.
Detto questo questo The Kindness of Strangers, di fa tto, sa bene intrattenere lo spettatore. D’altronde, una regista come Lone Scherfig sa il fatto suo. E molto probabilmente sa anche perfettamente come un gustoso melodramma che tanto sta a ricordare una favola natalizia come il presente può funzionare (quasi) sempre.
Anche il film inaugurale della sezione Panorama non centra l’ambito obbiettivo del NOIR. Ci riferiamo a Flatland di Jenna Bass, SudAfrica/D. Tanti riferimenti al più famoso road movie Thelma e Luise ma anche ai fratelli Coen senza però riuscirci con tanti buchi nella sceneggiatura. C’è da dire che viene affrontato il problema del sessismo che come vedremo è uno degli argomenti di questa Berlinale.
Da domani il programma prende il via per dieci intensi giorni dei quali vi terremo informati.
L’avvio non è proprio esaltante ma domani avremo di che parlare per il film di Ozon.
Intanto riportiamo i titoli delle pellicole con le quali il Direttore uscente Dieter Kosslick saluta gli affezionati della Berlinale:
CONCORSO
Der Boden unter den Füßen (The Ground Beneath My Feet) di Marie Kreutzer
Di jiu tian chang (So Long, My Son) di Wang Xioashuai
Elisa y Marcela (Elisa & Marcela/Elisa und Marcela) di Isabel Coixet
Der Goldene Handschuh (The Golden Glove) di Fatih Akin
Gospod postoi, imeto i’ e Petrunija (God Exists, Her Name is Petrunya) di Teona Strugar Mitevska
Grâce à Dieu (By the Grace of God/Gelobt sei Gott) di François Ozon
Ich war zuhause, aber (I Was at Home, But) di Angela Schanelec
The Kindness of Strangers di Lone Scherfig
Kiz Kardesler (A Tale of Three Sisters) di Emin Alper
Mr. Jones di Agnieszka Holland
Öndög di Wang Quan’an
La paranza dei bambini (Piranhas) di Claudio Giovannesi
Répertoire des villes disparues (Ghost Town Anthology) di Denis Côté
Synonymes (Synonyms/Synonyme) di Nadav Lapid
Systemsprenger (System Crasher) di Nora Fingscheidt
Ut og stjæle hester (Out Stealing Horses) di Hans Petter Moland
Yi miao zhong (One Second) di Zhang Yimou
FUORI CONCORSO
L’adieu à la nuit (Farewell to the Night) di André Téchiné
Amazing Grace realisiert di Alan Elliott
Marighella di Wagner Moura
The Operative di Yuval Adler
Varda par Agnès (Varda by Agnès) di Agnès Varda
Vice (Vice – Der zweite Mann) di Adam McKay
Berlinale Special
Berlinale Special Gala im Friedrichstadt-Palast
The Boy Who Harnessed the Wind di Chiwetel Ejiofor
Gully Boy di Zoya Akhtar
Lampenfieber (Kids in the Spotlight) di Alice Agneskirchner
Photograph di Ritesh Batra
Weil du nur einmal lebst – Die Toten Hosen auf Tour (Die Toten Hosen – You Only Live Once) di Cordula Kablitz-Post/Paul Dugdale.
Celle que vous croyez (Who You Think I Am) di Safy Nebbou
Berlinale Special im Haus der Berliner Festspiele
ANTHROPOCENE: The Human Epoch di Jennifer Baichwal/Nicholas de Pencier/Edward Burtynsky. (Dokumentarfilm) (2)
Brecht di Heinrich Breloer (Doku-Feature) (1)
Es hätte schlimmer kommen können – Mario Adorf (It Could Have Been Worse – Mario Adorf) di Dominik Wessely. (Dokumentarfilm) (1)
El Norte (The North) di Gregory Nava (2)
Peter Lindbergh – Women Stories di Jean Michel Vecchiet. (Dokumentarfilm) (1)
Watergate – Or: How We Learned to Stop an Out of Control President di Charles Ferguson (Dokumentarfilm) (2)
Berlinale Special im Kino International
Anlässlich der Verleihung der Berlinale Kamera an Hermann Zschoche
Das Mädchen aus dem Fahrstuhl (The Girl in the Lift) di Herrmann Zschoche
Who Will Write our History? (Das Geheimarchiv im Warschauer Ghetto) di Roberta Grossman (Dokumentarische Form)
Berlinale Series im Zoo Palast
8 Tage (8 Days) Creator: Rafael Parente/Peter Kocyla; Regie: Stefan Ruzowitzky/Michael Krummenacher
Bedrag III (Follow the Money III) Creator: Jeppe Gjervig Gram; Regie: Søren Balle (1)
Il était une seconde fois (Twice Upon A Time) Regie: Guillaume Nicloux (1)
False Flag 2 Creator: Maria Feldman/Leora Kamenetzky; Regie: Oded Ruskin (1)
Hanna Regie: Sarah Adina (1)
M – Eine Stadt sucht einen Mörder (M – A City Hunts a Murderer) Regie: David Schalko (1)
Störst av allt (Quicksand) Regie: Per-Olav Sørensen
(1) con Q & A, (2) segue dibattito