Nella Serata Inaugurale l’Omaggio alla stagione d’oro del Musical americano e ad Abbas Kiarostami


Land del regista rivelazione Damien Chazelle che vuole essere un omaggio alla stagione d’oro del Musical americano attraverso la storia di una coppia di giovani artisti sbarcati ad Hoolywood. Lei aspirante attrice, e Sebastian, appassionato musicista jazz. Lo stesso regista spiega: Con La La Land, ho voluto realizzare un musical sugli artisti e sui sognatori, e sulle difficoltà di conciliare i propri sogni con i problemi della vita reale. Mi sono innamorato dei musical la prima volta che ho visto i film di Jacques Demy, e da allora non ho più cambiato idea, perché nessun genere riesce a coinvolgermi così tanto. [ . . .] I musical parlano
anche di una condizione di confine, quel limite confuso tra sogno e realtà, in cui la magia e il quotidiano si fondono l’uno nell’altra. I musical parlano di gioia – quel sentimento che ti fa camminare tre metri da terra quando inizia la musica, quando ti senti davanti un futuro infinito. E parlano anche di malinconia – perché ogni canzone a un certo punto finisce. Come ha detto Barbera “se Whiplash fu la rivelazione di un nuovo autore, La La Land è la sua definitiva, ancorché precoce, consacrazione tra i grandi registi del nuovo firmamento hollywoodiano.”
Questo pomeriggio verrà inaugurata anche la rassegna autonoma dei Venice Days con il film di apertura THE WAR SHOW di Andreas Dalsgaard e Obaidah Zytoon, pellicola di attualità sulle atrocità della guerra civile che da anni sconvolge la Siria: Damasco 2011, Obaidah e un gruppo di amici partono per un viaggio attraverso la Siria per prendere parte alla rivoluzione. Sarà un’esperienza destinata a cambiare le loro vite perché saranno testimoni della spirale che ha portato il paese alla guerra civile. Un video-diario come un road movie molto personale in cui si stagliano personaggi tanto epici quanto reali. La guerra non è uno spettacolo, è sangue, speranze, sofferenze e delusioni.